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  • Filippo Codegoni

Hikikomori

Hikikomori è un termine giapponese che indica una determinata categoria di persone (soprattutto ragazzi tra i 13 e i 30 anni) che tendono a isolarsi dalla società chiudendosi nelle proprie camere giocando ai videogiochi, navigando online o leggendo manga.


Per molti questo fenomeno rappresenta un serio problema, e le sue cause sono da ricercare nella cultura e nelle tradizioni giapponesi, le quali pretendono che ogni ragazzo sia eccellente sia nello studio che nel lavoro, che sia disciplinato nei confronti delle figure autoritarie e che rimanga sempre legato alle regole, rendendosi quindi conformista allo stile di vita giapponese.


L’hikikomori quindi è definibile come un "ribelle", in quanto manifesta in modo palese il suo dissenso nei confronti di questa tradizione tramite l’assenteismo scolastico o lavorativo: se si richiede in una stanza, effettivamente nessuno può agire per cercare di ottenere un cambiamento.


Alcuni ragazzi, inoltre, diventano hikikomori a causa di un fallimento durante percorso scolastico, che è fonte di grande delusione e viene sentito come sconfitta personale in misura maggiore che in altri paesi come quelli europei. Altri invece sono ragazzi già di per sé insicuri per indole (un'altra aggravante può essere il fatto di essere stato bullizzati): tutto comporta alla nascita di un odio per la realtà esterna che spinge gli adolescenti verso l'indipendenza per il mondo del virtuale, considerato da molti come unasperanza di riscatto.


Gli hikikomori sono quindi soggetti che odiano il contatto diretto e la presenza di altre persone, ma paradossalmente amano conversare e confrontarsi con altre persone, purché tutto questo avvenga tramite uno schermo: essi perdono gradualmente le loro capacità di relazionarsi con gli altri e il senso della realtà e giungono persino a dimenticare come sia il mondo reale, rimanendo traumatizzati dalla presenza fisica di altre persone, siano pure parenti stretti o amici.


L’essere hikikomori non è di per sé una malattia, ma può diventare pericoloso con il passare del tempo: è dunque importante che i genitori o le persone con stretti legami del soggetto tentino in tutti modi di coinvolgerlo in attività esterne o a incontri con psicologi per comprendere le motivazioni che stanno alla base della scelta di questo stile di vita, così da poterlo risolvere.


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