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  • Beatrice Verga

Qual è il vero problema attuale? Ignorare tutti i problemi

"A voi giovani spetta il compito di trasformare l’Italia. Il nostro compito è quello di mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Il vostro, è quello di cominciare a immaginare il Paese in cui vorreste vivere” Queste le parole del presidente del consiglio Draghi, pronunciate la mattina del 26 ottobre rivolgendosi agli studenti dell’itis di Bari. Beh allora, signor Presidente, come ha detto lei, se i giovani devono iniziare ad immaginare un’Italia nuova, la sua generazione dovrebbe metterci a disposizione i mezzi per farlo. Però stiamo ancora qui a parlare dei cervelli in fuga. Oppure, a parlare del fatto che non ci sia una quota di stipendio minimo stabilita e che chi lavora nei campi sia pagato 1 o 2 € all’ora. Oppure, a parlare del fatto che ai giovani non siano offerti dei contratti al limite della decenza: la sentenza preferita dai datori di lavoro è oramai “o in nero o non ti assumo”. D’altra parte, mettiamo in chiaro che siamo la generazione che deve studiare fino a 30 anni per ottenere lauree e master che porteranno ad un lavoro sottopagato che i nostri genitori e i nostri zii hanno ottenuto con una licenza media. Parliamo del fatto che queste stesse persone screditano i giovani perché stanno tutto il giorno a studiare "comodi” su una poltrona. Gli stessi che hanno approfittato del boom economico e stanno pensando solo alla pensione, quando noi dovremo pagare il debito pubblico. Gli stessi che non alzano un dito per combattere tutte le violenze che ancora persistono perché condividono delle idee chiuse e bigotte. Gli stessi che sono contenti che non nevichi più così non devono mettere le gomme invernali da novembre a marzo. Beh, non nevica più e la causa è il riscaldamento globale, anche se questa è un’altra faccenda, ma comunque nessuno se ne occupa. E se quando avrò quarant’anni mi toccherà mangiare le cimici, di certo la colpa non sarà completamente della mia generazione. Perché come accade da sempre, ci saranno degli individui che, ottenuto un minimo di potere tra le mani, faranno solo i propri interessi, e il mondo andrà a rotoli, peggio di come stia succedendo in questo momento. In qualunque caso, però, saprò che qualcuno si è espresso, quando si doveva esprimere: perchè al friday for future ci vanno sì quelli che hanno come scopo saltare un giorno di scuola, ma il progetto di base ha una finalità ben precisa: muovere noi, la nuova generazione, perché siamo il futuro. E si spera di non perdere di vista i problemi veri, e di non diventare come certi personaggi influenti di oggi, che dovrebbero iniziare a risolverli questi benedetti problemi, e invece pensano a dividere i lavori manuali per gli uomini e gli smalti alle donne.

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