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  • Sofia Ferrario

Sentenza per l'autista che aveva incidentato il proprio bus

Era il 20 marzo del 2019 quando uno scuolabus con a bordo 50 studenti di seconda media, due insegnanti ed una operatrice scolastica di un istituto di Crema venne sequestrato dal suo autista: in questi giorni, finalmente, dopo 4 anni, è stata emessa la condanna.

Al tempo dell’accaduto, due tra i ragazzi presenti riuscirono a chiamare le forze dell’ordine, le quali accorsero e intercettarono il pullman a San Donato Milanese.

I carabinieri cominciarono le operazioni di evacuazione del mezzo, già cosparso di benzina, che prese però fuoco. Tutti furono comunque tratti in salvo e l’autista arrestato; l’uomo dichiarò, dopo l’interrogatorio, che la sua meta sarebbe stata l'aeroporto di Linate, dove avrebbe voluto compiere un "gesto dimostrativo".

L’autista del pullman si chiama Sy Ousseynou, cittadino italiano di origini senegalesi, che aveva come obiettivo quello di protestare in modo violento contro il governo italiano, che lascia in balia del mare molti migranti nel Mediterraneo: di fronte al Tribunale penale di Milano Ousseynou ha dovuto rispondere di numerosi reati, aggravati dalla sua dichiarata intenzionalità terroristica.

La Corte d’Assise di Milano ha condannato l’autista a 19 anni di carcere per sequestro aggravato di minori, strage, incendio, lesioni e resistenza, senza alcuno sconto di pena; la Corte, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, ha riconosciuto a Sy le attenuanti generiche e lo ha interdetto dai pubblici uffici: gli stessi Alberto Nobili, a capo del pool antiterrorismo della procura di Milano, e Luca Poniz avevano sollecitato una condanna e chiesto per l’autista 48enne le attenuanti generiche. I giudici hanno riconosciuto anche risarcimenti per ogni ragazzo presente.


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