- Simone Scravaglieri
Vale di più un'opera d'arte o la vita?
Londra 14/10/2022- Due attiviste del gruppo di protesta ambientale anglosassone “Just Stop Oil”, associazione già impegnata da diverse settimane in proteste riguardanti l’ambiente e gli scarsi incentivi alle energie rinnovabili, si esibiscono in un atto di vandalismo alla National Gallery di Londra. I soggetti, alle 11 di mattina circa, hanno rivelato le loro magliette da attiviste e hanno gettato il contenuto di un barattolo di zuppa al pomodoro sul celebre quadro “I Girasoli” di Vincent van Gogh, protetto fortuitamente da un vetro antifurto. Subito dopo, le due si sono incollate al muro sottostante all’opera e hanno chiesto a gran voce ai presenti se fosse per loro più importante l’arte o la vita, riferendosi ai rischi
che comporta l’utilizzo degli idrocarburi per la biosfera.
La foto delle due ragazze, con la maglietta dell’associazione, incollate al muro mentre protestano (fonte: The Guardian)
Un testimone commenta che, seppur concordando con le due giovani attiviste, non aveva visto di buon occhio il tentativo fallito di danneggiare gravemente un opera d’arte del calibro della sopracitata. Conclude dicendo che, per questo, l’atto vandalico è stato controproducente per la nomea delle attiviste.
Questo, però, non rappresenta un caso isolato, ma la genesi di una serie di eventi simili:
Potsdam (Germania) 23/10/2022- La storia si ripete, questa volta prendendo di mira un olio di Monet. Gli attivisti del gruppo “Last Generation” hanno vandalizzato, con il contenuto di un barattolo di purè di patate, l’opera “Il Pagliaio” di Monet, esposta al Museo Barberini. I danni sono ancora da valutare.
Le ragioni erano le stesse già citate sopra: l’attivismo ambientale e la pressione ai politici per risolvere il problema delle energie non rinnovabili e degli elevati consumi.
L'opinione pubblica, in questo frangente, ha reagito in maniera più severa, considerando i danni previsti ad un'opera così di rilievo: la causa non è mai sbagliata, perchè è di vitale importanza rendersi conto della situazione ambientale, ma è altrettanto importante tutelare il patrimonio umano; e il metodo utilizzato dagli attivisti è considerato da molti distruttivo e inefficace.
Londra 24/10/2022- Compare in rete un video girato all’interno del museo di Madame Tussauds, celebre scultrice di statue iperrealistiche in cera: un uomo e una donna, una volta rivelata la ormai ominosa maglietta dell’associazione “Just Stop Oil”, imbrattano la statua del neo-sovrano Carlo III con delle torte in faccia.
Nonostante il gesto non fosse molto diverso da quello visto alla National Gallery, l’opinione pubblica ha comunque considerato molto meno il fatto, forse per la minore notorietà del luogo e delle opere coinvolte.
È sufficiente imbrattare un’opera d’arte a sensibilizzare sul riscaldamento globale?